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Contratti di locazione

Lo studio legale offre a privati ed aziende, consulenza in materia di contratti di locazione, sia ad uso abitativo che commerciale, dalla negoziazione, alla stesura, alla registrazione vera e propria del contratto di locazione nonchè alla risoluzione o alla disdetta del contratto di locazione.

La disdetta del contratto di affitto è consentita in qualunque momento qualora le parti abbiano previsto tale facoltà nel contratto di affitto, fermo restando l’obbligo di un preavviso di almeno 3 o 6 mesi, a seconda di quanto pattuito dalle parti al momento della stipula del contratto.
 
In assenza di tale previsione, invece, il recesso dell’inquilino prima della scadenza del contratto è possibile solo in presenza di gravi motivi, fermo restando anche in questo caso l’obbligo di fornire un preavviso al locatore non inferiore a sei mesi.

Sfratti

Lo studio legale offre, inoltre, assistenza per le patologie del contratto di locazione: sfratti, ricorsi ex art 447 bis cpc.

La legge prevede tre ipotesi:

  • licenza per finita locazione, che si intima prima della scadenza del contratto, per impedire la rinnovazione tacita di esso (art 657 c.p.c.): la licenza ha, quindi, efficacia sostanziale di disdetta della locazione.
  • sfratto, che si intima dopo la scadenza deiure del contratto (art. 657 c.p.c); anche l’intimazione di sfratto ha efficacia di disdetta laddove la reale scadenza del rapporto sia successiva a quella erroneamente indicata nell’atto di citazione per lo sfratto.
  • sfratto per morosità, che si intima nel caso di mancato pagamento dei canoni alle scadenze stabilite (art. 658 c.p.c.) o, secondo parte della giurisprudenza, anche in caso di mancato pagamento degli oneri accessori.

LOCAZIONE; SFRATTO E AZIONE POSSESSORIA


Il locatore in contenzioso, a fine contratto, non deve chiedere lo sfratto ma è tenuto all’azione possessoria.
Il locatore quando termina il contratto ed è in contenzioso non deve eccepire lo sfratto (in qualità di proprietario) ma è tenuto all’azione di rivendica o possessoria. Alla base della decisione della Suprema Corte, vi è una vicenda complessa in cui una società aveva acquistato un immobile incluso in una procedura fallimentare.

LOCAZIONE E AZIONE REVOCATORIA


Il creditore può chiedere la revoca della locazione qualora questa pregiudichi le proprie ragioni di credito.
L’azione revocatoria può essere esperita contro qualunque atto di disposizione del patrimonio del debitore che rechi pregiudizio alle ragioni creditorie; ipotesi che può ben ricorrere anche nel caso di atti (come la locazione di durata ultranovennale) che, pur non essendo traslativi del bene, ne limitino, anche indirettamente, la possibilità di aggressione in sede esecutiva, pregiudicando le ragioni del creditore.


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